Musei

Il monastero del Grande Meteoro ha creato una serie di bellissimi siti museali, per mostrare il suo inestimabile tesoro di cimeli e mettere in evidenza il nostro patrimonio nazionale, della storia e della tradizione.

Icone portatili, rappresentazioni ricamate in oro e scolpite in legno, codici manoscritti, archetipi e paleotipi, utensili di culto liturgico, autentici tesori nazionali e semplici oggetti di uso quotidiano, ma anche nuove opere appositamente progettate per mettere in evidenza e mostrare idee, valori e ideali, che emanano la fragranza dell’amore per Cristo e per il prossimo, dell’attesa del Regno di Dio, della preghiera incessante, della pazienza perpetua e dell’amore puro per la patria.

Il visitatore può visitare e ammirare i seguenti spazi:

  1. Sala del Skeuophylakion (Sacrestia) «Lazzaro Deriziotis». Situata nell’antica Casa di riposo del Monastero restaurata. In questa sono esposte icone portatili, epitaffi e paramenti liturgici ricamati in oro, porte di Santuari ed altri cimeli ecclesiastici. Nello stesso spazio si trova la piccola stanza di preghiera dei Santi Anargiri pitturata ad affresco da Vlasis Tsotsonis.
  2. Sale dei Manoscritti e dei Neomartiri «Dimitrios Sofianos». Situate al piano superiore dell’antico Ospedale restaurato. Vi si trovano esposti vecchi manoscritti importanti, documenti e paleotipi, croci elaborate scolpite in legno e composizioni di affreschi di Neomartiri dipinte, anche queste, da Vlasis Tsotsonis.
  3. Sala della Pinacoteca Teologica e Storica «Georgios Tsioulakis». Situata presso l’antico Refettorio del monastero restaurato. In questa sono esposti dipinti ad olio di contenuto teologico e storico, dipinti dall’artista di Kalambaka Konstantinos Adamos e due com posizioni di affreschi che hanno come soggetti il Sacro Mandylion e la Madonna, opere di Vlasis Tsotsonis.
  4. Sala del Museo StoricoFolkloristico «Konstantinos Mantzanas». Situata sotto l’antico Refettorio. Esso contiene cimeli storici autentici della Rivoluzione del 1821 (guerra d’indipendenza contro l’impero Ottomano), della Lotta Macedone 1904-1908 (guerra d’indipendenza della Macedonia, regione settentrionale della Grecia), delle Guerre dei Balcani 1912-1913, dell’Epopea 1940-1941 ed inoltre costumi tradizionali e diversi altri oggetti correlati.
  5. Sala delle Litografie storiche a colori «Nikiforos Kominis». Si trova nel corridoio fuori del museo Storico e Folkloristico. Questa include importanti Litografie storiche autentiche, a colori, delle Guerre dei Balcani 1912-1913 e dell’Epopea 1940-41.
  6. L’Antica Estia. Situata a nord dell’antico Refettorio, con un piccolo forno a legna, diversi oggetti di ristorazione e utensili da cucina in legno e in bronzo.
  7. Cantina – Antica Carpenteria. Situata al piano terra, a nord dell’entrata principale del Monastero. Contiene vecchie botti, bigoncie, ammostatoi, otri in pelle, boccette, cesti di canna, aratri, una panca per la lavorazione del legno, pialle, trapani, ascie, segacci, pinze di legno, ecc.
  8. Osteophylakion (Ossario). Situato a nord della gradinata centrale dal piano terra verso il primo piano del Monastero, contiene le reliquie dei defunti padri e fratelli del monastero.
  9. Vrizoni (meccanismo di risalita, costituito da una rete che veniva tirata avvolgendola in una ruota di legno). Situato a nord dell’ingresso principale superiore del Monastero, veniva utilizzato per il sollevamento manuale dei materiali di qualsiasi natura, ma anche per far salire i monaci del monastero prima della costruzione della gradinata (1922).
  10. Sul lato meridionale esterno del Refettorio Vlasios Tsotsonis (2008) ha dipinto una rappresentazione molto importante: “Gesù Cristo il Re della Gloria”. In questa, Cristo viene raffigurato circondato dai profeti e i giusti del Vecchio Testamento, mentre più in basso in una seconda zona sono schierati numerosi Greci antichi Saggi (poeti, filosofi, oratori), i quali con la loro “parola seminale” hanno preparato l’umanità all’arrivo di Cristo Messia e la sua opera di salvezza del mondo.