La cappella di Giovanni Battista
Particolare interesse presenta la cappella di Giovanni Battista, la quale si può incontrare a sinistra, camminando nel corridoio chiuso, dopo l’ingresso del monastero. È una piccola chiesa a cerchio, fatta a volta, scolpita nella roccia e piena di bellissimi affreschi. Secondo la sua iscrizione è stata costruita e dipinta nel 1682, a spese e fatiche dei monaci Damasceno, Giona e Partenio. Forse all’inizio, prima della sua trasformazione in chiesa, serviva come sceta di qualche eremita.
Il francese archeologo-viaggiatore L. Heuzey, che visitò i monasteri delle Meteore nell’estate del 1858, scrisse che nella cappella del Battista (senza specificare esattamente dove) lesse l’iscrizione: «A MANO DEL MONACO POVERO E CENCIOSO NICODEMO» (ΔΙΑ ΧΕΙΡΟC ΝΙΚΟΔΙΜΟΥ ΜΟΝΑΧΟΥ ΚΑΙ ΠΤΟΧΟΥ ΡΑΚΝΔΙΤΟΥ). Questa iscrizione, incisa su mattone, oggi si trova murata sul lato esterno meridionale della chiesa. Quando e perché fosse stata estratta e trasportata dalla cappella non lo sappiamo. Non è nemmeno facile accertare a cosa sia riferita questa scritta e quale fosse la costruzione del monaco Nicodemo.